Carta tascabile pieghevole della Campania, Italia.
La Campania è una regione a statuto ordinario dell’Italia meridionale di circa 5.600.000 abitanti.
È la regione più popolosa e più densamente popolata del Mezzogiorno; a livello nazionale è terza per numero di abitanti (dopo la Lombardia e il Lazio) e seconda per densità di popolazione, preceduta soltanto dalla Lombardia.
Con una superficie di 13.670 km² è situata tra il mar Tirreno a sud-ovest e l’Appennino meridionale a nord-est.
La regione confina a nord-ovest con il Lazio, a nord con il Molise, a nord-est con la Puglia e a est con la Basilicata.
Oltre al capoluogo di regione Napoli, le città capoluogo di provincia sono Avellino, Benevento, Caserta e Salerno. Lungo le coste della Campania sono presenti quattro golfi: il golfo di Gaeta, il golfo di Napoli, il golfo di Salerno e il golfo di Policastro.
L’entroterra era abitato già agli inizi del I millennio, e lungo la costa si svilupparono diversi insediamenti di popolazioni di civiltà greca dai quali ebbero origine le colonie magnogreche di Pithecusa, Cuma, Parthenope, Neapolis e Poseidonia.
La pianura campana costituì anche l’estremo limite meridionale dell’espansione etrusca.
Con le guerre sannitiche la regione fu posta sotto l’influenza di Roma, che la ribattezzò Campania felix in riferimento alla sua prosperità. Con il tramonto della civiltà romana si disgregò anche l’unità politica della regione, che dal VI secolo finì in gran parte sotto l’influenza longobarda e in misura minore sotto quella bizantina.
Nel XII secolo, con l’ascesa della dinastia normanna, la regione trovò unità politica sotto la corona del Regno di Sicilia (tranne Benevento, che fu invece assoggettata allo Stato della Chiesa). Dal XIII secolo al XIX, con il susseguirsi delle dinastie angioine, aragonesi e borboniche, il regno di Napoli, e in particolare la capitale e la sua corte, divennero uno dei principali poli culturali, artistici ed economici d’Europa.
In epoca contemporanea la regione, con il resto del Mezzogiorno, attraversa invece una situazione di persistente difficoltà di sviluppo socio-economico rispetto al nord del Paese, nota come questione meridionale.
La Campania è la prima regione italiana per siti ed elementi iscritti nelle liste dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, grazie a 10 riconoscimenti: la dieta mediterranea, l’arte dei “pizzaiuoli” napoletani, le macchine a spalla di Nola, il centro storico di Napoli, la reggia di Caserta, il complesso monumentale di Santa Sofia di Benevento, Pompei con Ercolano e Oplonti, la costiera amalfitana, il parco nazionale del Cilento con Paestum, Velia e la certosa di Padula, la transumanza.
In Campania si trovano 5 dei primi 20 siti statali più visitati nel 2020 secondo il Ministero dei Beni e delle Attività culturali.
La carta, pieghevole tascabile, contiene sul retro l’elenco dei nomi per una facile identificazione della posizione.
Contiene anche tante informazioni stradali e turistiche.