Carta tascabile pieghevole dell’Emilia Romagna, Italia.
L’Emilia-Romagna è una regione a statuto ordinario dell’Italia nord-orientale di circa 4.500.000 abitanti.
Prefigurata nel 1948, venne istituita ufficialmente il 7 giugno 1970 con le prime elezioni regionali.
Il capoluogo è la città metropolitana di Bologna.
Confina a nord con Lombardia e Veneto, a ovest ancora con la Lombardia e con il Piemonte, a sud con Liguria, Toscana, Marche e la Repubblica di San Marino. A est è bagnata dal Mare Adriatico.
L’Emilia-Romagna è composta dall’unione delle parti comprese entro il territorio regionale di due regioni storiche con caratteristiche linguistiche, geografiche e storico-culturali distinte:
- l’Emilia, che comprende le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara e la maggior parte della Città metropolitana di Bologna;
- la Romagna, che comprende le province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e i comuni della Città metropolitana di Bologna situati a est del torrente Sillaro (Dozza, Imola, Mordano, Casalfiumanese, Borgo Tossignano, Fontanelice, Castel del Rio).
La via Emilia, fatta costruire dal console romano Marco Emilio Lepido, con il suo percorso che segue la linea pedecollinare in direzione nord-ovest/sud-est (da Rimini a Piacenza) divide il territorio della regione in due parti (aree) aventi estensioni pressoché equivalenti: quella settentrionale-orientale (tutta pianeggiante) e quella meridionale-occidentale (collinare e montana).
In Emilia-Romagna sono diffuse tre lingue regionali appartenenti alla famiglia gallo-italica: l’emiliano, il romagnolo e il ligure (in alcuni comuni dell’Appennino piacentino e parmense).
Emiliano e romagnolo si suddividono in numerose varietà linguistiche locali (dialetti) e si estendono oltre i confini regionali formando il continuum emiliano-romagnolo.
Nell’ambito accademico italiano, essendo classificati da alcuni autori e linguisti come dialetti romanzi primari, emiliano, romagnolo e ligure sono sovente indicati anche come dialetti, intendendo con questo termine l’accezione di lingua contrapposta a quella ufficiale dello Stato. La Regione Emilia-Romagna non attribuisce alcuno status di ufficialità o forma di riconoscimento alle tre lingue ma tutela e valorizza i dialetti del continuum emiliano romagnolo e del ligure tramite apposita legge del 2014.
La regione, che dispone di uno tra i migliori sistemi scolastici d’Europa, vanta quattro università di antica tradizione e diverse accademie.
Ci sono diversi importanti siti classificati come Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO:
– Ferrara città del Rinascimento e il suo Delta del Po – 1995-1999;
– Monumenti paleocristiani di Ravenna – 1996 (Mausoleo di Galla Placidia, Chiesa di San Vitale, Battistero Neoniano, Cappella Arcivescovile, Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, Battistero degli Ariani, Mausoleo di Teodorico, Basilica di Sant’Apollinare in Classe)
– Cattedrale, Torre Civica e Piazza Grande di Modena – 1997
– Riserva Naturale Integrale di Sasso Fratino – 2017
– Portici di Bologna – 2021
Emilia e Romagna hanno tradizioni e usi alimentari differenti.
La cucina emiliana, a causa di quasi otto secoli di autonomia di comuni e città, conta diverse tradizioni culinarie. Essa ha fama riconosciuta di cucina solida, saporita e generosamente condita.
La cucina romagnola, legata alla tradizione contadina della regione, è in confronto, più semplice e ruvida.
Rispetto alla tradizione vitivinicola, un antico adagio recita che se, scendendo lungo la Via Emilia, si chiede da bere, finché ci si trova in Emilia verrà servita dell’acqua, mentre quando ci si trova in Romagna, verrà servito del vino ma sia l’Emilia che la Romagna hanno un’ottima tradizione in tale settore.
Nonostante le differenze di fondo, esistono punti di contatto tra le due tradizioni culinarie e diverse pietanze sono proprie di entrambe.
La carta, pieghevole tascabile, contiene sul retro l’elenco dei nomi per una facile identificazione della posizione.
Contiene anche tante informazioni stradali e turistiche.