Carta Geografica di città d’Italia realizzata dall’editore Belletti.
Ravenna è un comune di oltre 155.000 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia in Emilia-Romagna.
È la città più grande e storicamente più importante della Romagna; il suo territorio comunale è il secondo in Italia per superficie e comprende nove lidi della riviera romagnola.
Nella sua storia, è stata capitale tre volte: dell’Impero romano d’Occidente (402-476), del Regno ostrogoto (493-540) e dell’Esarcato bizantino (584-751).
Per le vestigia del suo luminoso passato, il complesso dei primi monumenti cristiani di Ravenna è inserito, dal 1996, nella lista dei siti italiani patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, come sito seriale “monumenti paleocristiani di Ravenna” grazie alla presenza di otto monumenti paleocristiani.
Ciò si deve a quattro ragioni: la qualità dei mosaici in essi contenuti, la testimonianza che questi offrono dei rapporti artistici e religiosi avvenuti tra il V e il VI secolo tra occidente e oriente, la presenza di mosaici caratterizzati da una miscela di stili propri della tradizione greco-romana e dell’iconografia cristiana e in quanto costituiscono un compendio di arte e architettura religiosa e funeraria emblematica del VI secolo.
Il più antico è il mausoleo di Galla Placidia edificato all’inizio del V secolo quando Ravenna era da poco divenuta la capitale dell’Impero romano d’Occidente per volere dell’imperatore Onorio, fratello di Galla Placidia.
Nonostante le esigue dimensioni al suo interno le pareti e il soffitto sono integralmente coperti da mosaici in cui a predominare è il colore blu.
Alla stessa epoca del mausoleo risale il battistero Neoniano, o battistero degli ortodossi, un edificio a pianta ottagonale i cui stucchi, marmi e mosaici policromi lo rendono il battistero paleocristiano più sfarzoso e meglio conservato in assoluto.
Il re Teodorico ordinò la costruzione del battistero degli Ariani, i cui mosaici preservano le iconografie tipiche della dottrina, e la basilica di Sant’Apollinare Nuovo, inizialmente concepita come cappella palatina fu poi rimaneggiata in epoca bizantina con le superfici mosaicate della navata centrale.
Il re ostrogoto fece anche costruire, sul finire del V secolo, la cappella Arcivescovile, anch’essa ricca di mosaici e unico monumento ortodosso ad essere stato costruito durante il regno di Teodorico.
Coevo a questi tre edifici spicca per la sua particolarità il mausoleo di Teodorico che differisce notevolmente dagli altri in quanto privo di mosaici e costruito in pietra d’Istria anziché in laterizio; questo mausoleo a pianta centrale inoltre costituisce l’unico esempio ad oggi sopravvissuto di un monumento funerario dedicato a un re barbarico del VI secolo.
Nel 553 Ravenna fu capitale dell’Esarcato d’Italia, una suddivisione amministrativa dell’Impero bizantino che all’epoca governato dall’imperatore Giustiniano I.
Fu costruita la basilica di San Vitale, un imponente edificio a pianta centrale sfarzoso e riccamente decorato a mosaico in cui vengono combinati gli elementi tipici dell’arte bizantina con quelli propri della tradizione occidentale.
Altro edificio di epoca giustiana è la basilica di Sant’Apollinare in Classe, posta nella zona dell’antico porto di Classe è anch’essa ricca di marmi e mosaici e dal punto di vista architettonico è caratterizzata dalla presenza di un peculiare campanile a pianta circolare scandito da finestre bifore e trifore che consentono di alleggerire la struttura ed evitarne il collasso.
La carta, pieghevole tascabile, ha sul retro l’elenco dei nomi per una facile identificazione della posizione. Contiene anche tante informazioni stradali e turistiche.